Profumo di Natale: storia, curiosità e ricetta del vin brulè

 

Profumo di Natale: storia, curiosità e ricetta del vin brulè

Quando arriva il Natale, tutti noi iniziamo a pregustare i sapori e i profumi che tipicamente circondano questa festività. Non a caso, dicembre è un mese unico nel suo genere: una sorta di conto alla rovescia che ci separa dalle vacanze natalizie, dall’apertura dei regali e ovviamente dai tanto attesi piaceri della tavola.

Dicembre è anche il mese che porta con sé freddo e temperature glaciali:  tutti noi corriamo immediatamente a rifugiarci dentro cappotti caldi e lunghe sciarpe in cerca di calore.  Per riscaldarci dentro, però, la soluzione più gettonata spesso è un’altra: stiamo parlando del vin brulè, una bevanda non solo calda ma anche molto aromatica. Gli aromi dei suoi ingredienti, difatti, rappresentano in pieno la bellezza delle atmosfere natalizie.

Storia e curiosità sul vin brulè

Si parte innanzitutto dal suo nome, abbastanza curioso e dalle origini spesso sconosciute. Questa bevanda ottiene questa etichetta per merito del suo gusto bruciato (appunto, “brulè”). Per quanto concerne le origini, il vin brulè nasce nell’Antica Roma, anche se in questo caso si parla di un vero e proprio antenato, poiché la ricetta, così come la conosciamo oggi, venne realizzata solo più avanti nei paesi scandinavi.

Oggi però alla tradizione, si aggiungono dei tocchi di modernità, tanto che per preparare il vin brulè non serve più uscire di casa, il vino si può acquistare anche online (su appositi ecommerce come Easycoop): una soluzione smart e moderna per preparare una bevanda tradizionale.

È giusto chiudere ricordando che il vin brulè non nasce come bevanda natalizia: lo divenne solo alla fine dell’800, quando iniziò la sua vendita presso i mercatini di Natale per scaldarsi dal freddo.

Ricetta del vin brulè

Per preparare un ottimo vin brulè per 4 persone servono questi ingredienti:

  • Vino rosso (1 litro)
  • Zucchero (100 grammi)
  • Scorzetta di arancia (q.b.)
  • Bacche di ginepro (5)
  • Stecche di cannella (2)
  • Anice stellato (uno)
  • Scorzetta di limone (una)
  • Chiodi di garofano (8)
  • Noce moscata (q.b.)

Per quanto concerne la preparazione, si comincia prendendo un tegame e versandovi dentro lo zucchero. A questo punto è necessario unire anche le bacche di ginepro, le stecche di cannella, l’anice stellato e i chiodi di garofano, insieme alle scorzette di arancia e di limone.

Adesso arriva il momento di versarvi dentro il vino rosso, e il tutto dovrà essere cotto a fuoco lento, per 5 minuti mescolando il composto.

Ora arriva la fase più entusiasmante: bisogna avvicinare una fiamma al composto (si può usare uno spiedino acceso) così da farlo fiammeggiare. Infine, il vino andrà filtrato usando un colino e in seguito servito ancora caldo.

La preparazione del vin brulè non è affatto complessa, a dispetto del suo fascino molto antico e tradizionale.

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