Recensione di “Voltare pagina” il nuovo libro di Ester Viola

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Recensione di “Voltare pagina” il nuovo libro di Ester Viola

 

Mettete un giorno di pioggia e un libro di cui tra gli “addetti ai lavori” si parla. 

Lei è una brava, molto arguta, gli altri libri sono molto interessanti, ha una newsletter incredibile. Questi sono alcuni dei commenti che ho sentito riferiti a lei, Ester Viola. 

Così ho deciso di leggere il suo nuovo libro. Ho deciso di scrivere la recensione di “Voltare pagina” perché l’ho trovato folgorante nonostante sia molto piccolo. 

La storia è semplice Ester Viola in ogni capitolo affronta una problematica d’amore ogni volta con protagonisti diversi e la soluzione al dramma la propone attraverso un libro che per attinenza offre un punto di vista ai protagonisti. 

Dieci capitoli, dieci libri. Ho scoperto di averne letti la metà. Una buona media! e soprattutto ho fatto delle buone scelte di lettura. Devo dire che almeno altri due tra i sei che mi mancano fanno parte di una mia wishlist. 

Quando vi parlo di un libro spesso vi dico il numero di pagine perché ritengo che si importante sapere la mole di ciò che affrontiamo. “Voltare pagina” è un libricino di 130 pagine. 

Se volete leggere un altro libro piccolo e folgorante su storie d’amore incredibili leggete “Senza fine” di Gabriele Romagnoli. 

Vi propongo la recensione di “Voltare pagine” perché ritengo che sia un libro scritto davvero molto bene, con una ironia acuta, intelligente, che strappa un sorriso. 

In ogni capitolo una protagonista affronta dilemmi amorosi resi più o meno gravi dal suo modo di affrontare l’ostacolo. Non è tanto, quindi, il “dramma” in sé quanto la risposta della protagonista ad ispirare la voce narrante a proporle il libro giusto. 

Vi propongo un capitolo che è  particolarmente piaciuto. E’ la storia numero 7. 

“Quando le relazioni durano abbastanza a lungo, possono succedere cose strane, come stare con qualcuno e odiarlo” (titolo)

La protagonista è Carola, amica di vecchia data della narratrice, perfetta in tutto. Bravissima a scuola ma ingenuamente inconsapevole, convinta che tutti siano come lei, bella e ricca di famiglia, con un carattere adorabile, insomma di quelle che tutti invitano alle feste. Sposa l’uomo perfetto (di quelli che si alzano di notte al posto della donna quando il bambino piange), hanno la vita perfetta con tutti i comfort che quella stessa vita regala o impone (scegli quale ti piace in base a come sei). 

Un giorno la stessa perfetta Carolina è nello studio della sua amica con i capelli arruffati e abbigliamento improbabile a dirle che la sua vita è tutta una menzogna, che dietro i sorrisi perfetti c’è un marito che la tradisce, due figli estranei e un bel po’ “stronzi” e lei assolutamente priva di ogni interesse per ciascuno di loro. 

La scelta del libro da parte di Ester (alias voce narrante) è perfetta. Le propone “Lacci” di Domenico Starnone, un libro incredibile sui rapporti umani e in particolare su quello tra marito e moglie quando questi ultimi diventano ex. Un libro sulla separazione, sul dolore che essa comporta e che ti rimane addosso come un marchio ma soprattutto un libro sul “senso di colpa” nei confronti dei figli e sul quanto si è stati immaturi e insensibili nell’aver deciso di buttare via una famiglia per la propria felicità. Ma è davvero così? O un giorno i figli, davanti alla evidente infelicità di una famiglia rimasta insieme per un benessere solo apparente e che, invece, ha un bel tappeto di bugie, pianti e sorrisi fasulli, ti diranno “ma chi te lo ha chiesto di restare per me?”. 

Che dire? E’ il classico libro che leggi in due ore e che regali all’amica o all’amico non solo per le storie proposte che raccontano la vita reale ma anche e soprattutto per i libri consigliati perché questo è l’esempio perfetto di una cosa che è da sempre un mio caposaldo “un libro te ne consiglia sempre un altro”.

 

Aspetto di sapere cosa ne pensate! 

 

 

 

 

 

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