L’universo dei profumi, le formule e i segreti preziosi di un’arte raffinata

L’universo dei profumi, le formule e i segreti preziosi di un’arte raffinata

Ci sono fragranze che segnano inevitabilmente le nostre vite. Essenze intime e sensuali che hanno fatto la storia della profumeria, e di un’arte raffinata, come quella profumiera, il cui sforzo è quello di riuscire a miscelare gli aromi creando soluzioni di grande effetto.

L’aspetto più contemporaneo di quest’arte poggia sulla ricerca, che fa dell’innovazione un elemento di primaria importanza,  ma è al tempo stesso  interprete delle mode, della cultura e delle tradizioni praticamente in ogni angolo del globo.

Chi si dedica all’arte della profumeria tenta di coniugare all’infinito le migliaia di fragranze, impegnandosi ad andare oltre le 7 famiglie olfattive, conosciute come le ‘reali’ e quindi agrumata, floreale, cipriata, fougère, orientale, legnosa e cuoiata, e le 47 sottocategorie.  

Note di cuore, di testa e di fondo 

Sono le note di testa, di cuore e di fondo a caratterizzare un profumo e a rivelarne l’identità, come quella dell’eau de parfum ‘La Vie est belle’, classica rappresentazione della scelta di  vivere la vita a modo proprio, valutando il proprio percorso verso la felicità, senza lasciarsi condizionare dalle aspettative della società.

Per riconoscere le caratteristiche principe di una fragranza , è bene individuarne le note che, come per un componimento musicale, si legano insieme per creare una melodia. Se quella musicale riempie lo spazio intorno a noi, le fragranze ci inebriano, passando attraverso lo spartito della pelle. 

E come i compositori, i profumieri creano le melodie più intense, con note di testa, di cuore e di fondo.

Fra le soluzioni più utilizzate nell’ultimo decennio, dedicate in egual misura all’universo femminile così come a quello maschile, le note di testa vedono spadroneggiare l’uso di un agrume tipicamente italiano come il bergamotto. Parliamo di una nota di testa straordinariamente fresca, presente in profumi floreali e orientali. È ancora un agrume a ricoprire la seconda posizione. Si tratta del mandarino, che abbiamo visto essere nota di testa della proposta targata Lancome. In terza posizione troviamo invece il pepe rosa.

In fatto di note, considerando quelle di cuore, l’ultimo decennio ha visto spopolare i fiori d’arancio. Apprezzati per la tipica fragranza dolce e profonda i fiori, che associamo inevitabilmente all’amore e al matrimonio, sono il risultato di un’operazione di fine distillazione. Alla posizione regina dei fiori d’arancio seguono gelsomino e gelsomino d’Arabia, simili ma diversi per zona d’origine.

La nota di fondo più in voga negli ultimi anni è sicuramente l’ambra, seguita a ruota da muschio, fragranza tipicamente animale, e  legno di sandalo.

La scelta del profumo

Nel valutare un profumo è meglio non avere fretta. Provare una fragranza, e capire se si adegua alla nostra pelle rende necessario qualche minuto di attesa, considerando che l’alcool deve evaporare per consentire alla fragranza di essere apprezzata sino in fondo.

Meglio non operare sfregamenti sui polsi, dopo aver spruzzato il profumo, il processo deve essere il più naturale possibile, senza interferenze, per poi poterci fidare del solo contatto con la pelle.

Per far durare più  a lungo l’effluvio sulla pelle, è bene spruzzare il profumo dopo aver inumidito l’epidermide, magari scegliendo di utilizzare un po’ di crema idratante o di vaselina, spalmata direttamente sui polsi per poi passare all’applicazione del profumo.

Perché il profumo possa accompagnarci nell’arco di tutta la giornata, si può scegliere di spruzzarne un po’ anche sui capelli, ma non in maniera diretta. Non resta che liberarne un po’ nell’aria per poi sfruttarne la caduta indiretta.

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