Come fare la voltura del contratto di fornitura del gas e vivere felici

Come fare la voltura del contratto di fornitura del gas e vivere felici

Periodicamente ci troviamo a doverci attivare per diversi compiti, che ci possono sembrare quasi impossibili. Uno di questi è la voltura gas: la modificazione dell’intestazione della fornitura del gas, di casa o dell’ufficio. La voltura si effettua quando si cambia casa, il contatore infatti sarà intestato al precedente inquilino, oppure quando si entra in possesso di un immobile ereditato, visto che le bollette saranno intestate ai parenti deceduti. In entrambe i casi ci si attiva nel medesimo modo.

Documenti e bollette
Per effettuare rapidamente la voltura di un contratto per la fornitura di gas è necessario avere a disposizione almeno una bolletta del precedente intestatario. Questo perché potremo così capire quale sia l’azienda che si occupa della fornitura, così come i dati che riguardano il punto di prelievo, il contatore, il codice cliente, e così via. Tutti questi dati sono scritti in bolletta, oppure ce li potrà dare il precedente intestatario. Per farlo sarà necessario avere anche il consenso del precedente intestatario, senza il quale è più difficile riuscire a fare la voltura; a meno che non ci si impegni a saldare tutte le eventuali bollette non pagate da chi occupava l’immobile in cui stiamo andando ad abitare. In linea generale il possesso della bolletta viene considerato, dai gestori italiani, sufficiente per avviare le pratiche che riguardano la voltura del contratto. Ovviamente sarà poi necessario avere la documentazione che dimostra che il precedente intestatario è d’accordo con la voltura che sta per essere realizzata.

Contattare il servizio clienti
In ogni caso è necessario contattare il servizio clienti del gestore che si occupa della fornitura di gas a quello specifico domicilio. La maggior parte dei gestori italiani offrono ai loro clienti la possibilità di farlo telefonicamente, accedendo ad un call center del tutto gratuito, o a pagamento a seconda dei casi. Alcune aziende hanno anche degli sportelli sul territorio: conviene però verificare gli orari di apertura, perché a volte si tratta di brevi periodi di tempo nel corso della settimana. Le compagnie più evolute consentono di effettuare la voltura anche attraverso il servizio online dell’azienda, quindi in modo totalmente autonomo. Ovviamente che ci si rivolga a un call center, ad uno sportello o che si vada sul sito internet, è sempre obbligatorio avere a disposizione tutti i dati che riguardano la fornitura, quindi una bolletta del precedente intestatario. Una volta indicati i dati richiesti è molto probabile che si debba inviare della documentazione, in formato digitale tramite la rete, oppure via posta ordinaria in versione cartacea. Di solito si tratta di una copia del documento di identità del nuovo intestatario, oltre alla modulistica che riguarda l’effettiva voltura del contratto.

Cambiare gestore
Nel momento in cui si accede ad una nuova abitazione o ufficio può capitare di voler subito cambiare il gestore della fornitura. Del resto non è obbligatorio mantenere ferme le scelte del precedente occupante dell’immobile, che magari poteva approfittare di particolari sconti o era affezionato ad una specifica compagnia. Per farlo è necessario che il precedente utente chiuda il contratto, oppure che ci dia, come sopra, una bolletta del contratto in atto. Solo così potremo contattare una nuova compagnia, richiedendo la voltura e la contestuale cessazione della fornitura della precedente azienda. Per praticità è di solito più veloce evitare di fare voltura e cessazione contemporaneamente; conviene quindi effettuare prima la voltura, per attendere la prima bolletta e procedere al cambio di gestore. Questo solo per una questione burocratica che riguarda la verifica del pagamento di tutte le bollette che riguardano il precedente intestatario della fornitura, evitando così disguidi e ritardi.

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