Vacanza a Gabicce: la leggenda di Valbruna

 Vacanza a Gabicce: la leggenda di Valbruna

 

Tra le tante  meraviglie che il nostro paese offre, oggi parleremo della zona a confine tra l’Emilia Romagna e le Marche, e specificamente della bellissima  località di Gabicce Mare dove si estende la riserva naturale di San Bartolo. Si tratta di un luogo affascinante raggiunto il quale sarà possibile rincorrere le tracce che portano alla leggenda dell’Atlantide dell’Adriatico. Per tutte le informazioni su soggiorni e hotel è possibile consultare il sito www.hotelgabicce.info

SULLE TRACCE DELLA LEGGENDA 

Gabicce Mare, piccolo comune a confine tra l’Emilia e la Romagna, è un luogo ideale dove trascorrere le proprie vacanze. Diviso nelle due frazioni di Gabicce Monte e Gabicce Mare, la località in provincia di Pesaro Urbino è in grado di offrire un ampio ventaglio di soluzioni: Gabicce è infatti in grado di accontentare sia gli amanti del mare che gli amanti della collina, i quali potranno godere del clima più fresco di Gabicce Monte pur potendo raggiungere in pochi minuti la spiaggia rocciosa che abbraccia le acque del mar Adriatico. 

In questo luogo sospeso tra sogno e realtà, ad attirare un numero consistenti di visitatori, ha contribuito e contribuisce ancora oggi la leggenda che da tempo aleggia su questo luogo. Si narra infatti che a largo del mar Adriatico, di fronte alla costa che si estende tra Gabicce e Cattolica, si estendesse un tempo un lembo di terra emersa, sul quale si era sviluppata una vera e propria città. Tale insediamento isolano, battezzato secondo alcune fonti città di Valbruna, e di origine romana, sarebbe poi sprofondato negli abissi marini, portando con sé le tracce di un urbe oggi scomparsa. Tale leggenda, conosciuta nel luogo come la leggende dell’Atlantide dell’Adriatico, ha spinto storici e archeologici ad effettuare sul luogo una serie di sopralluoghi e ricerche, le quali tuttavia ad oggi non ancora  portato a nessuna prova concreta della possibile esistenza di un’Atlantide sommersa nelle nostre acque.  A rimanere ancora oscure, oltre alla effettiva presenza di un insediamento umano realmente esistente in quella zona, sarebbero anche le eventuali ragioni della sua scomparsa: le fonti su un possibile maremoto, su una catastrofe naturale in grado di sommergere un’intera città sono infatti discordanti e ad oggi poco attendibili.

Ma la mancanza di prove non ha di certo scoraggiato turisti e curiosi che ogni anno raggiungono questi luoghi nella speranza di trovare per primi le prove di una scoperta che avrebbe dell’incredibile,e molti anzi già sostengono di aver rinvenuto sulla spiaggia o nell’acqua, resti di capitelli, stemmi, o parti di statue senza dubbio appartenenti ad una città oggi prigioniera delle profondità del mare. Molti turisti, percorrendo la passeggiata panoramica che da Gabicce Mare risale il promontorio e porta fino alla località di Gabicce Monte, dove si estende il parco naturale di San Bartolo, si fermano un momento per estendere lo sguardo lontano, all’orizzonte, sulla linea dove mare e cielo si confondono diventando un tutt’uno, sperando in cuor loro di intravedere qualcosa, un qualsiasi cosa, che possa vagamente ricordare una città oggi scomparsa. 

Che si tratti di una leggenda o di una realtà ancora da scoprire, di certo il mito della città sommersa è una delle mille ragioni per cui almeno una volta nella vita la località di Gabicce va assolutamente visitata. 

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