Fiori&Geometrie

Alle sfilate milanesi è stato il turno di Emporio Armani e Blugirl, e non posso esimermi dall’esprimere il mio personalissimo e modesto giudizio, rispetto a questi due grandi  brand. Anche se mi piacerebbe non posso dire che entrambe le sfilate mi siano piaciute. Ho trovato Emporio Armani assolutamente meraviglioso, la sfilata ha confermato in pieno la classe che da anni questa maison di moda porta in giro per il mondo. La foto accanto è un esempio concreto di ciò che ho appena detto.

 I colori sono neutri, vanno dal cipria all’azzurro pallido, dal grigio perla al bronzo, al terra di siena. Colori intensi come intenso è il modo di presentare i capi di Armani. I tessuti sono leggeri, le linee sono un’alternanza tra il diritto e il geometrico. I capi scivolano leggiadri sul corpo delle modelle.

Il tocco glam Armani?

Orecchini grandi, borse a secchiello e in special modo i guanti come in questo completo pantalone

Non ho sentito lo stesso senso di bellezza per la sfilata di Blugirl. Mi è sembrato di vedere qualcosa di già visto davvero con in più modelle dal fisico davvero troppo androgino, che sembrano anni luce lontane dalle donne vere che poi i loro vestiti dovrebbero comprarli e soprattutto indossarli. I colori sono chiari, bianco, sabbia, giallo e verde mela. Anna Molinari si rifugia nei ricordi di fanciulla per questa collezione dai tessuti svolazzanti, ricca di fiocchi e fiori. Un pizzico di grinta in più lo ritroviamo nelle varie trasparenze, nelle stampe leopardate e nei lunghi vestiti floreali. Mi aspettavo qualcosa in più, forse maggiore presenza di colore e di pezzi sexy da mixare con jeans e short, come il trend vuole.

Ecco un esempio di un modello che trovo spento nonostante la rossa modella ( di cui sono fan essendo io una rossa naturale) sembra crederci molto. Trasparenze, pizzo e fiocco lungo in vita sopra un mini-dress leopardato che trovo poco efficace.

Che mi dite?  

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