Covid_19: dei miei pensieri e della mia vita!

Covid_19: dei miei pensieri e della mia vita!

Chi pensa che dopo tutto questo tutto resterà come prima allora da questo non ha imparato nulla. Non è tanto il restare a casa ciò che mi destabilizza ma la paura e soprattutto l’incertezza sul futuro.

Esco di casa bardata, per quanto è possibile, e solo se è strettamente necessario. 

In queste settimane ho fatto una serie di foto e ho scritto molti pensieri in merito a questo periodo che non pensavamo mai di dover vivere. Il Covid_19 è arrivato nelle nostre vite come un boomerang e ci ha stravolto l’esistenza. Chi ha studiato la storia contemporanea può capire quello che voglio dire quando porto come esempio l’alzata del muro di Berlino e le persone rimaste bloccate in una parte della Germania che non era la loro. Così è per tutti noi quando la sera dell’11 marzo il premier disse alla popolazione italiana che dal giorno dopo era tutto chiuso e che nessuno poteva spostarsi dal luogo in cui si trovava. 

Cosa provo e ho provato in questo periodo? Difficile a dirsi. Sono tantissime le emozioni che sto provando. Una sensazione che, però, spesso non mi abbandona è la confusione. Mi sento estremamente confusa da tutto quello che sta capitando. 

All’inizio di questa chiusura totale non riuscivo neanche a mangiare. Una cosa che facevo ( e faccio in effetti) spessissimo è piangere. Piango per un mucchio di motivi diversi che però hanno tutti un’origine in un solo nome: Covid_19. 

Non avrei mai immaginato che potesse accadere una cosa così terribile. Piango per tutte quelle persone che non ce l’hanno fatta, piango per  la sensazione di impotenza che, credo, colpisca tutti noi. Piango l’isolamento che ha colpito i miei figli, me, la mia famiglia. Piango perché qualche volta mi sono detta “non doveva andare così”. Piango perché quando esco per andare a fare la spesa mi fa male il famoso “distanziamento sociale” che ci ha resi tutti restii e al contempo fragili. 

Non saremo più quelli di prima, almeno non lo sarò più io. Mi fa male tutto ma soprattutto mi fa male il cuore. E’ difficile, talvolta, parlare apertamente ed esprimere ciò che si prova e forse la confusione di cui vi parlo è più chiara proprio leggendo le mie parole. Non riesco ad arrivare a dire ciò che voglio perché sento che le parole non possono rappresentare ciò che in questo momento sento. 

Vorrei ricominciare a vivere come credo altri sette miliardi di persone ma ho paura che sarà tutto molto lento e faticoso. Sì, riapriranno le attività, si ricomincerà a lavorare ma finché non ci sarà un vaccino contro questo virus letale e stronzo nessuno si sentirà al sicuro. 

E come ci si darà la mano senza essere terrorizzati, quali conseguenze avrà tutto questo dolore sulle persone. Riusciremo ancora a fidarci?




Commenti