Come sfruttare le proprie capacità per raggiungere gli obiettivi nella vita e nel lavoro

Come sfruttare le proprie capacità per raggiungere gli obiettivi nella vita e nel lavoro

Se alle volte ci sentiamo inadeguati nell’affrontare le tensioni lavorative, se pensiamo di non avere gli strumenti per risolvere i problemi e se abbiamo paura di fallire, forse è perché non abbiamo ancora imparato a conoscere le nostre risorse. Relazioni, lavoro e vita: ecco come uscire vincenti dalle mille sfide quotidiane. 

Relazioni più semplici, felici e sincere

Anche le relazioni d’amore e di amicizia più idilliache possono andare incontro a inaspettati tradimenti e seri momenti di crisi. Anzi, è quasi fisiologico che ciò accada, soprattutto quando i rapporti sono molto stretti. Stress e problematiche di ogni tipo possono far scoccare la scintilla, causando litigi che può essere difficile sanare. Ecco perché, è necessario mantenere un buon grado di sincerità nei rapporti. Ciò evita che il “vaso” delle incomprensioni si riempia a tal punto da traboccare. Se quindi, da una parte, non si può rinunciare ad essere se stessi, dall’altra è anche utile imparare ad accettare che l’altro è diverso da noi. Quando è possibile, si può “abbozzare” senza per questo rinnegare la propria personalità. 

Tuttavia, l’errore da evitare accuratamente è quello di voler compiacere gli altri a tutti i costi. Ciò, infatti, non può che, mattone dopo mattone, costruire relazioni tossiche e che si basano sull’ipocrisia. La parte debole, ovvero chi è disposto ad annullarsi per l’altro, va incontro anche a sicuri problemi di autostima, che possono influenzare anche altre relazioni al di fuori della cerchia più intima. La soluzione? Accettarsi per quello che si è: solo così si può acquisire la consapevolezza necessaria a capire cosa è veramente importante per noi, e perseguire una strada basata sui propri valori. Inoltre, bisogna prendere atto che gli altri non possono essere come noi vogliamo: si può continuare a volergli bene anche senza per questo condividere l’approccio alla vita e le opinioni. Se questo significa prendere le distanze, ciò accadrà in modo naturale: l’importante è non cadere nella tentazione di incolpare gli altri perché non si comportano come noi vorremmo! 

 

Aumentare la produttività (e la serenità) sul lavoro

Per la maggior parte di noi, la parola “lavoro” non evoca certo situazioni piacevoli. Lo stress di arrivare puntuali in ufficio, i capi che pretendono una produttività sempre di alto livello, la competizione tra colleghi, le fastidiose e “sterili” politiche di ufficio, il rapporto non facile con i clienti, sono solo alcune delle sfide che ci vengono poste davanti ogni giorno. Ecco perché è importante dotarsi degli strumenti giusti per rendere più semplici, e addirittura piacevoli, anche le giornate di lavoro più impegnative. 

Per prima cosa, bisogna rimettere al centro del nostro mondo il benessere psico-fisico. Ad esempio, non dormire a sufficienza può essere un ostacolo ai successi del giorno successivo. Allo stesso modo, un’alimentazione sbagliata e troppo ricca di grassi e carboidrati può causare stanchezza a metà giornata. L’ideale sarebbe riuscire ad effettuare un po’ di esercizio fisico prima di andare a lavorare, oppure, se la durata della pausa pranzo lo consente, anche a metà mattina. Muoversi, fare stretching o una breve corsa serve a riattivare anche il cervello. 

Uno degli elementi chiave per poter portare a termine tutti gli impegni è quello di rimanere concentrati. Ma attenzione: non siamo robot e – per dirla tutta – anche le macchine si surriscaldano e smettono di funzionare. Per mantenere un buon livello di attenzione, in realtà, bisogna ogni tanto distrarsi, ovvero togliere il focus da ciò che stiamo facendo e pensare o fare qualcosa d’altro. Leggere un editoriale, prendersi il tempo per una brevissima passeggiata per osservare la natura, o anche mettere in pratica qualche esercizio di meditazione, sono tutte attività semplici ed efficaci. La capacità di ritrovare la concentrazione passa anche attraverso il rilassamento e, perché no, un po’ di divertimento. Anche un passatempo come una sfida al tavolo verde può essere un modo alternativo per “staccare” un po’ la spina e allo stesso tempo mantenere attivo il cervello. L’obiettivo è quello di ritornare ai propri “doveri” con la mente fresca e riposata.

 

Il Life Coaching e il superamento dei propri limiti

Nato negli Stati Uniti verso la fine degli anni Settanta e poi diffusosi rapidamente anche nel resto del mondo, il life coaching si avvale di una figura professionale, il coach appunto, che guida coloro che si affidano a lui verso un nuovo approccio alla vita. Riconoscendo i fallimenti e le proprie condizioni limitanti, è possibile superare non solo i momenti difficili ma riscrivere la mappatura della propria esistenza. Ampiamente usato, tra le altre categorie, dai professionisti dello sport, i più bravi “operatori della motivazione” sono molto ricercati. E, dettaglio non da sottovalutare, il life coaching è stato messo a punto proprio da un allenatore di tennis californiano, Timothy Gallwey, che è stato anche recentemente in Italia per un seminario dove ha condiviso i segreti del suo metodo che ha ispirato campioni e top manager in tutto il mondo. 

Il life coaching si avvale di tecniche che possono essere applicate a qualsiasi campo, dall’educazione al lavoro, dalla politica alla sfera artistica. L’obiettivo è quello di fornire gli strumenti per poter conseguire l’agognato successo. Mettendo da parte il confronto con gli altri, ci si può concentrare sulle proprie potenzialità, imparando a sfruttarle al meglio. Alcuni life coach, come Anthony Robbins, sono diventati divulgatori noti a livello internazionale. La letteratura, in questo campo, è tutt’ora in forte arricchimento, proponendo soluzioni alla maggior parte delle problematiche della vita. Magari la felicità non sarà proprio dietro l’angolo, ma l’importante è cominciare a intraprendere il cammino verso di essa. 

Commenti